Rione Centro due

2006

Che anno fu?

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"Nell’ottimismo c’è magia. Nel pessimismo non c’è nulla"

“Noi siamo i più grandi. L’abbiamo detto persino prima di sapere di esserlo perché i limiti, come le paure, spesso sono solo un’illusione”

I limiti e le paure hanno a che fare con la mente di un uomo, nascono dentro di lui e solo dentro di lui possono scomparire e diventare solo un ricordo, dei vaghi pensieri che lasciano spazio solo alla determinazione e la convinzione dei propri mezzi. E’ forse per questo che qualsiasi Rondolino parlando di quel magico 30 Luglio 2006, richiama alla memoria solo due colori e risponderà ogni volta: “Io mi ricordo bianco azzurro e poco più”. Non è un caso, infatti, che tra le vie del Rione ancora si senta cantare quel trascinante motivo che inneggia all'ennesima incredibile vittoria del Rione della Rondolina, una favola stupenda che incanterà generazioni e generazioni fino alla fine dei tempi. Il gruppo dei portatori è praticamente sconvolto: via le vecchie guardie per lasciare spazio ad una giovanissima generazione cresciuta col mito dei ragazzi del Bronx del ciclo 1988-1991. In barca ci sono Alessandro Bigerna e Daniele Giappichelli, anche loro giovanissimi, entrambi hanno infatti ventuno anni e sono al secondo Palio come rematori. Nessuno quel giorno poteva immaginare che niente sarebbe stato più come prima e che quei sessanta ragazzi avrebbero inaugurato un nuovo ciclo distruggendo qualsiasi record e diventando indiscutibilmente il gruppo più forte di tutti i tempi. Nei giorni che precedono la gara del 2006 c’è però un’aria elettrica che lascia presagire qualcosa di speciale, il vento di Gloria soffia fortissimo e tutti i Lucci sono convinti di vincere nonostante il pronostico ci veda come terzi. Ma i limiti, si sa, sono un’illusione e c’è qualcosa di strano che si sente sottopelle, un’energia troppo forte che ha bisogno di esplodere. Più si avvicina il momento e più i Rondolini ci credono. C’è una frase nella Bibbia del Rondolino che recita:

Il Rondolino crede, e poiché crede nei miracoli, questi cominciano ad acca- dere. Poiché ha la certezza che il suo pensiero può modificare la vita, la sua vita comincia a mutare. Poiché è sicuro che arriverà la Vittoria, la Vittoria arriva!

Quello storico Luglio del 2006 ci credevamo tutti. Ci credevamo anche quando alla boa eravamo ancora terzi. Ci avremmo creduto fino alla fine ed ave- vamo ragione. Quel giorno arriviamo alla boa come terzi incollati alla seconda imbarcazione del San Donato, primi sono gli Olivetani. Nel giro di boa le imbarcazioni che ci precedono si scontrano ed avviene quello per sempre verrà ricordato come "l'intruppo". I nostri due grandi rematori ne approfittano e con straordinaria e inesauribile potenza lasciano tutti sul posto creandosi dietro un abisso ormai incolmabile. I ragazzi, barca in spalla, compiono un secondo miracolo, stabilendo il miglior record del percorso a terra di tutti i tempi: un mostruoso 3’42'' che verrà poi eguagliato, sempre dai Rondolini, addirittura altre tre volte, mai nessuno riuscirà a fare tanto. Sei vittorie, sei volte nella leggenda. “Il Bigio” e il “Giappo” è la coppia più giovane a vincere il Palio. Vincono la Targa Boldrini e la gioia dei Biancoazzurri è così incontenibile che i due rematori e la portabandiera Jessica vengono trasportati in portantina per le vie del paese in festa. Il 30 Luglio 2006 fu l’alba di una nuova era e “La Famiglia”, come qualche anno dopo venne soprannominato il gruppo di sessanta eroi, vedeva sorgere di nuovo il sole che avrebbe illuminato per sempre le pagine della storia del Rione e del Palio delle Barche.

LA FAMIGLIA

3.42 LET'S GO!